Quando parliamo di rimozione tartaro come facciamo in questo articolo stiamo parlando di un qualcosa che ci riguarda e stiamo parlando di una sostanza calcificata che si forma sulla superficie dei denti quando si accumula quella che viene chiamata placca batterica, e se questo tartaro non viene eliminato e trattato può portare a dei problemi dentali abbastanza seri e parliamo di carie o gengivite, fino ad arrivare nella peggiore delle ipotesi alla perdita dei denti.
Chiaramente poi quando ci si ritrova con questo tartaro l’unica soluzione è andare dal dentista o, meglio, si spera del proprio dentista di fiducia e di riferimento che sarà lui a rimuoverlo a livello professionale e parliamo di un intervento che viene eseguito in più fasi.
Infatti, prima di tutto il dentista di turno o anche un igienista dentale potrà e anzi dovrà eseguire una valutazione della Salute orale di quel paziente specifico che ha davanti e quindi dovrà esaminare denti e gengive per poter individuare questo tartaro e prevenire altri danni e infiammazioni.
A quel punto potrà utilizzare i suoi vari strumenti e parliamo di quello che viene chiamato scaler per rimuovere questo tartaro dalla superficie dei denti e cioè parliamo di un piccolo strumento a punta che viene utilizzato per raschiare delicatamente dalle superfici dei denti e parliamo anche della linea gengivale e dello spazio tra i denti stessi.
Però prima di arrivare a questo e tornando un attimo alla questione della valutazione, in certi casi potrebbe anche decidere per avere più chiarezza rispetto all’intervento di far sottoporre al paziente o alla paziente ad una panoramica dentale che comunque è sempre molto utile per fotografare la situazione dei denti in maniera molto più precisa e questo significa intervenire in maniera molto più chirurgica sia per il tartaro che per qualsiasi altra cosa.
Nell’ambito di questo intervento il paziente potrebbe avvertire una certa vibrazione e una certa pressione e non deve essere per forza un processo doloroso, anche perché in alcuni casi il dentista sceglie anche di utilizzare uno strumento ad ultrasuoni per rimuoverlo, strumento che produce vibrazioni ad alta frequenza che aiutano a rimuovere questo tartaro in piccoli frammenti facilitando la rimozione.
Rimuovere il tartaro è un intervento che va eseguito con delicatezza e con attenzione
Di sicuro i dentisti sarebbero d’accordo con il titolo di questa seconda parte e cioè che comunque un intervento di rimozione tartaro deve essere eseguito con delicatezza e con attenzione per evitare di danneggiare le gengive e di danneggiare anche lo smalto dei denti.
Alla fine di questo intervento i dentisti e gli igienisti dentali potrebbero decidere anche di eseguire un ulteriore pulizia utilizzando quella che viene definita pasta abrasiva e che può aiutare per lucidare la superficie dei denti e per renderli più lisci e meno suscettibili all’accumulo di placca.
Poi è chiaro che racconterà al paziente che magari conosce da molto tempo di avere un ingenerare corretta e questo significa spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare un dentifricio e uno spazzolino di qualità.